TAPPETO "SPROFONDO"

Produzione Galleria Speciale, 1989

 

Il tappeto era parte del progetto "I tappeti della meditazione" al quale Tarshito e Shama di 'Speciale' avevano chiamato a collaborare artisti, architetti e designers, per sottolineare (già con la tecnica di realizzazione, lana naturale lavorata a mano in Nepal con colori naturali) l'importanza di un oggetto che, punto focale dei riti dell'abitare, può stimolare altri usi e comportamenti al di là della sua semplice funzione decorativa. Come Merz e Branzi, Paladino e Mendini, Nanda Vigo e Dalisi, Marano e gli stessi Tarshito e Shama, Pettena risponde al tema proposto con una interpretazione propria, che della meditazione sottolinea gli infiniti aspetti di vertigine e disequilibrio più che quelli di serenità e contemplazione. Lo spazio definito dal tappeto è infatti un ambiente nel quale le sei facce di un cubo si ripetono in un gioco prospettico infinito, uno spazio in cui si deve entrare, come su una passerella, per sperimentare l'ambiguità delle infinite possibilità implicite nella semplice ripetizione di uno spazio archetipico.