OPERE



 UN' IDEA DI BELLEZZA

1979

 

L’artista stesso spiega, in un testo che accompagna le immagini, le motivazioni che lo hanno indotto a scegliere questo edificio per rappresentare un’idea di bellezza, in quanto  esso è “ elemento archetipico di una cultura storica sullo spazio fisico” da osservare per la purezza formale, per la sua evidente osmosi con il contesto, e al tempo stesso come un primo segnale di distacco dalla conoscenza dell’ambiente come dato naturale.

La piramide, che queste immagini mostrano nella sua collocazione all’interno del Parco delle Cascine di Firenze immersa nel verde circostante e in gran parte ricoperta da questo, è un edificio di epoca medicea che veniva usato come ‘ghiacciaia’, per mantenere cioè il più a lungo possibile la neve che veniva accumulata al suo interno durante l’inverno per essere poi usata durante la stagione calda.

Un edificio archetipico, un archetipo formale, che è parte del contesto naturale e non denuncia a prima vista la propria funzione legata alla vita della città, una condizione ancora osmotica di relazione con la natura, di grande purezza, che dimostra un livello di comprensione del contesto naturale circostante estraneo alla città del nostro tempo e che, tuttavia, a un occhio attento, denuncia l’inizio del successivo, rapido processo di progressiva estraneità tra edificio, città e contesto naturale.